Shibari – il bondage giapponese per principianti

shibari

Hai mai praticato il bondage giapponese con il/la tuo/a partner? Lo Shibari è una particolare forma di bondaggio che viene praticata da secoli in Giappone. Si tratta di una tecnica molto dettagliata e precisa di bondage. Nello Shibari vengono utilizzate forme complesse e regole estetiche che lo rendono una vera e propria forma d’arte. In questo articolo ti racconteremo tutto ciò che c’è da sapere su questa particolare forma d’arte giapponese!

Storia dello Shibari

A differenza delle tecniche occidentali di bondaggio, il cui scopo principale è quello di legare una persona, nello Shibari l’obiettivo primario risiede nel senso estetico e nel piacere visivo scatenato dalle forme create dalla pressione delle corde sulla pelle. Ci sono diverse teorie sull’origine dello Shibari. Molti lo fanno risalire al periodo Sengoku del Giappone, una delle epoche storiche più buie del paese, contrassegnata da torture ed esecuzioni.

Lo sapevi che la traduzione letterale di Shibari è proprio “bondaggio”?

Altri ritengono invece che il bondaggio sessuale si sia diffuso in Giappone soltanto nel 1908 grazie a Ito Seiu, nominato anche il “Padre dello Shibari”. Questi avrebbe iniziato a studiare l’Hojojutsu, l’arte tradizionale giapponese di imprigionare una persona mediante corde, fino a renderla una vera e propria forma d’arte. Negli anni Sessanta lo Shibari divenne un’”arte performativa” molto diffusa e raggiunse anche l’Inghilterra e gli Stati Uniti.

Come funziona lo Shibari?

Sebbene alcune forme di questa disciplina si basino su tecniche dell’esercito, lo Shibari è in realtà una forma di bondaggio piuttosto dolce ed eccitante. L’apprendimento di questa forma d’arte può portare a un profondo senso di fiducia e connessione con il proprio partner. Lo Shibari richiede molta dedizione, pazienza e immaginazione per poter funzionare correttamente. Gli schemi per la legatura nello Shibari sono specifici, molti dei quali derivano dallo Hojōjutsu. Essi prevedono l’applicazione di corde in posizioni specifiche della pelle, fino a ricoprire l’intero corpo. Ci sono diversi livelli di pressione e delimitazione delle corde, che dipendono dal punto del corpo in cui si stanno applicando.

“Lo Shibari prevede la realizzazione di nodi in punti anatomici strategici, secondo regole precise.”

Uno degli scopi principali dello Shibari è quello di mettere in risalto l’aspetto asimmetrico del corpo e innescare una reazione psicologica, offrendo così una dimensione diversa rispetto alle altre forme di bondaggio più conosciute. Uno degli aspetti che differenzia maggiormente lo Shibari dal bondaggio occidentale è il fatto che non si basa esclusivamente sulla costrizione del corpo e del movimento: la realizzazione dei nodi secondo forme e tecniche diverse può aiutare a stimolare maggiormente i genitali, i seni e le zone erogene della persona legata. Illustriamo di seguito i due nodi più conosciuti nello Shibari: il Takate Kote e l’Ebi.

1. Takate Kote

Una delle legature più iconiche del bondaggio giapponese è il Takate Kote, conosciuto anche come Arm Box Tie. Questo schema rappresenta il punto di partenza della maggioranza dei nodi nello Shibari e un’ottima base per legare tutto il corpo. Nel Takate Kote i nodi vengono fatti attorno a braccia e seno, per poi legare braccia e mani dietro la schiena. Questo video ti spiega nel dettaglio come realizzare il nodo.

2. Ebi – Shrimp tie

Un’altra tecnica molto diffusa nello Shibari è l’Ebi, conosciuta anche come la legatura del gambero. Inizialmente questo nodo veniva utilizzato come metodo di tortura. Si tratta infatti della tecnica più efficace per legare completamente una persona senza farla fuggire. Il sottomesso viene legato da seduto con le mani dietro la schiena. Il collo viene poi legato alle caviglie e man mano che il nodo viene tirato sempre di più, il sub riesce a flettere il proprio corpo in avanti.

Attenzione! Il Takate Kote richiede particolare attenzione ed esercizio. Fatevi aiutare da una persona esperta prima di provare qualsiasi forma di Shibari.

Cosa ti serve per lo Shibari/il bondaggio giapponese

In Giappone lo Shibari viene praticato con una corda di sette metri, ma se ne avete a disposizione una tra i cinque e gli otto metri va benissimo comunque. La tradizione prevede l’impiego di una corda di canapa o juta per trasmettere una sensazione di morbidezza e potenza allo stesso tempo. Anche le corde in seta svolgono la stessa funzione e proteggono meglio dallo sfregamento.


Quale tecnica di Shibari ti ha incuriosito di più? Raccontacelo nei commenti!

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