Storia erotica – Numeri fortunati

erotic story

Numeri fortunati

«Tre», disse Federica, quando Patrick le chiese di scegliere un numero inferiore a dieci. Lui sorrise, perché in quel momento Federica non aveva idea di quale sfida avesse in serbo per lei.

“Allora questo è il numero di vestiti che dovresti indossare durante il nostro appuntamento!”

Patrick ordinò un Whiskey senza ghiaccio e si guardò intorno nella sala da gioco del casinò. Era occupato stasera. Si poteva dire che l’economia stava andando bene. Li piaceva fantasticare su come gli avventori avevano fatto i soldi che stavano gettando sul tavolo da Poker. L’uomo grasso, con la donna fin troppo giovane? Patrick immaginò.

che fosse un allevatore di maiali. O un rivenditore di auto. Qualcuno con soldi neri in ogni caso.

“Ciao, dolcezza.” Patrick non si era accorto che Federica era già entrata. Dio, com’era fantastica. Le sue labbra sapevano di lampone e il suo collo profumava di primavera.

Delicatamente la spinse a distanza di un braccio in modo.

da poterla vedere bene. Federica sorrise provocandolo, come solo lei sapeva fare, e piroettava frivola muovendo i fianchi. Patrick cercò di contare. Un vestito nero con la schiena scoperta. Quello era uno. Era impossibile avere un reggiseno sotto. Un paio di scarpe col tacco alto. Erano due, perché le scarpe non contavano separatamente, avevano concordato. Patrick lasciò scivolare le mani lungo i fianchi della sua accompagnatrice. Non sentiva i bordi delle mutandine. Federica si limitò a guardarlo in modo intenso e si morse il labbro dolcemente e maliziosamente. Come un vero Sherlock Holmes, Patrick la esaminò. Niente orecchini. Nemmeno un elastico tra i capelli (cosa che lo deluse un po’, perché ricordava così bene come si metteva sempre i capelli in una coda di cavallo poco prima di inginocchiarsi davanti a lui).

“Solo due?”

Federica sorrise maliziosamente e accarezzò i risvolti della sua giacca scura. Le piaceva quando era ben vestito. La mano tatuata che spuntava dalla camicia nera dava a Patrick quel bordo aspro e misterioso che Federica amava.

“veramente ee ne sono tre.. Sorpresa! Aspetta e vedrai.”

Per tutta la sera, Patrick riuscì a pensare solo a una cosa: “Quale sarebbe quella terza cosa che indossava Federica? Ogni volta che si chinava per sistemare le sue calze autoreggenti, il suo vestito si stringeva intorno alle sue deliziose natiche. Patrick era quello che chiameresti un “uomo da culo” e sembró che Federica lo stesse mettendo in risalto più del solito quella sera per farlo impazzire.Flirtó con tutti gli uomini, ma mantenne il contatto visivo con Patrick.

Mise la sua ultima fiche sul numero 3, ma ancora una volta non ebbe fortuna..Era ora di andare.

“Hai capito che cos’é la terza cosa che indosso?”

Federica era in piedi davanti a lui nella sua camera d’albergo. Patrick fece una faccia stupida. Non ne aveva davvero idea. Potrebbe aver avuto un piercing? Di nuovo ci fu quel sorriso malizioso di Federica mentre si toglieva il vestito dalle spalle. Per prima cosa divennero visibili i suoi piccoli seni da ragazzina. Senza reggiseno. Non è stata una sorpresa. L’anca ondeggiava, spinse il vestito ancora più in basso finché non cadde a terra. Lui aveva ragione; non aveva nemmeno le mutandine. Patrick fece schioccare la lingua alla vista del pube ben rasato.

“Il vestito è uno. Le scarpe sono due. E tre?” Patrick non riusciva più a contenere

la sua curiosità. A piccoli passi veloci, Federica iniziò a girarsi fino a dargli le spalle. Lentamente si chinò e Patrick ridacchiò tra sé e sé “cattiva ragazza!”

“sorpresa!” Patrick ora aveva una buona visuale delle bellissime curve e più lei si chinava in avanti più chiaramente diventava visibile una pietra viola lucida, nel punto in cui si trovava il suo ano. Non avrebbe mai immaginato che Federica stesse indossando un plug anale per tutta la sera. Spiegava perché avesse girato i fianchi in quel modo tutto il tempo. Un mix di emozioni si impossessò di lui. In un modo strano, era orgoglioso e provava rispetto e soggezione. Ma soprattutto, sentiva la sua eccitazione crescere più veloce che mai.

“Fanculo i preliminari,” ringhiò, slacciandosi la cintura e saltandole addosso. Dopotutto, il tre si è rivelato essere il suo numero fortunato.

Relevant stories

Rispondi o fai la tua domanda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Tags

Seguici!